UniME, un’utile ricerca è stata condotta per la formulazione di possibili strategie di Politica Turistica tese allo sviluppo economico del Comprensorio di Taormina

Un’utile ricerca è stata condotta per la formulazione di possibili strategie di Politica Turistica tese allo sviluppo economico del comprensorio di Taormina e dirette anche alla destagionalizzazione del turismo. La ricerca è stata realizzata mediante la compilazione di una Tesi di Laurea, dal titolo “La Politica Turistica del Comprensorio di Taormina”, che il Dott. Antonio Costantino ha discusso a conclusione del suo percorso di Laurea Triennale in “Scienze del Turismo, della Cultura e dell’Impresa” dell’Università degli Studi di Messina, sotto la guida del Relatore Prof. Francesco Pellico presso il Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali, Diretto dal Prof. Carmelo Porto.

Il comprensorio di Taormina, Giardini Naxos e Letojanni rappresenta una delle destinazioni più importanti dell’Isola. Tuttavia, il territorio oggetto dell’analisi – così come altre realtà della Regione Sicilia, si trova ad affrontare diverse criticità, come ad esempio: il sovraffollamento estivo; i problemi legati alla viabilità e ai trasporti; la necessità di realizzare un sano equilibrio tra sviluppo turistico e tutela ambientale.

Il lavoro di ricerca è iniziato con lo studio e l’analisi dei flussi turistici degli ultimi anni che hanno interessato i tre Comuni considerati. Questa indagine è stata arricchita da una serie di colloqui che il Dott. Costantino ha avuto con Jonathan Sferra, Vicesindaco del Comune di Taormina; Fulvia Toscano, Assessore al Turismo e alla Cultura del Comune di Giardini Naxos; Alessandro Costa, Sindaco del Comune di Letojanni; Gerardo Schuler, Presidente dell’Associazione Albergatori di Taormina; Floriana Ippolito, Direttrice dell’Associazione Albergatori e Federalberghi di Giardini Naxos; Davide Amoroso, Presidente della Consulta Giovanile di Giardini Naxos; Luciano Costantino, Direttore dell’Hotel Antares Olimpo di Letojanni.

Dai colloqui è emersa l’opinione che il turismo del territorio necessita di una visione comprensoriale e di una attenta programmazione, in grado di valorizzare le caratteristiche locali senza perdere di vista le trasformazioni globali in atto, a partire dal cambiamento delle abitudini dei viaggiatori. Tutti concordano su alcuni nodi cruciali, quali: la necessità di destagionalizzare l’offerta; il bisogno urgente di modernizzare i servizi e le infrastrutture; l’esigenza di coinvolgere attivamente la comunità locale.

A partire da queste considerazioni e dai dati analizzati, è stato possibile formulare alcune strategie operative, che potrebbero risultare utili per porre in essere una efficace Politica Turistica del comprensorio. Ad esempio, dallo studio è emersa la necessità di una governance territoriale condivisa, cioè un coordinamento tra i comuni, in modo da promuovere una pianificazione unitaria degli eventi, della promozione e dell’accoglienza. In questa direzione, l’idea di un brand turistico comune potrebbe rappresentare un passo fondamentale per rafforzare l’identità del territorio. La competitività del comprensorio dipende anche dalla capacità di offrire servizi smart, accessibili e ben integrati.

Il settore turistico del comprensorio risulta contraddistinto da una eccessiva concentrazione dei flussi turistici nei mesi estivi ed una scarsa attrattività nei mesi invernali. In merito per destagionalizzare l’offerta, potrebbe risultare utile ampliare i confini del comprensorio, valorizzando e rivalutando gli itinerari turistici, con particolare attenzione ai sentieri, in modo da attirare segmenti turistici emergenti.

Dallo studio è emerso altresì che occorre avere una visione integrata, in cui il turismo “dialoga” anche con gli altri settori dell’economia, valorizzando le risorse esistenti – come i percorsi naturalistici, l’artigianato, le attività agricole e la pesca tradizionale – attraverso una progettazione coordinata di itinerari tematici e attività immersive. Esperienze come il turismo rurale e la pesca-turismo, possono ad esempio contribuire a diversificare l’offerta turistica, prolungare la permanenza dei visitatori fuori stagione e valorizzare il patrimonio culturale locale, in modo da generare nuove opportunità lavorative.

Risulta importante incentivare le attività turistiche in bassa stagione con eventi sportivi, cinematografici, festival culinari e sagre, convegni ed altre attività. Il sistema turistico è consapevole dell’importanza del turismo della Terza Età e, dunque, potrebbe risultare utile puntare altresì su questo target.

Per garantire il successo del comprensorio anche durante i mesi di bassa stagione, è essenziale investire in promozione e marketing internazionale. Costruire un’immagine forte, distintiva e facilmente riconoscibile è la chiave per attirare viaggiatori da tutto il mondo. Per riuscirci, bisogna partire, tra l’altro, dalla conoscenza del pubblico: capire da dove proviene, cosa desidera, come organizza i suoi viaggi e quali canali utilizza per informarsi e prenotare.

Potrebbe risultare utile: la creazione di un sito web multilingue e di campagne pubblicitarie mirate; la presenza attiva sui social media più diffusi nei Paesi d’interesse; la realizzazione di collaborazioni con influencer, media locali e tour operator. Importante è anche partecipare a fiere internazionali e stringere accordi con compagnie aeree o agenzie di viaggio per facilitare l’accessibilità.

Dalla ricerca svolta è emerso pure che potrebbe risultare valido realizzare una strategia incentrata sulla mobilità sostenibile e intermodale, basata su navette elettriche, piste ciclabili, parcheggi di interscambio e un miglioramento complessivo dei collegamenti, per rendere gli spostamenti più semplici, ecologici e adatti alle esigenze del turista contemporaneo

Il Dott. Costantino nel suo lavoro ha voluto ricordare l’evento Turisma 2025; l’iniziativa che si è posta come piattaforma di dialogo tra gli attori coinvolti nel turismo, affrontando i problemi attuali del comprensorio e cercando soluzioni condivise. Il frutto concreto dell’evento è stato il Manifesto del Turismo Sostenibile, elaborato con il contributo di 70 stakeholder locali, che ha delineato una strategia per il futuro sviluppo turistico dell’area.

Il Prof. Francesco Pellico ha sottolineato che “La ricerca ha analizzato il turismo dei tre Comuni citati, con l’obiettivo primario di individuare criticità e opportunità legate allo sviluppo del settore in modo da proporre delle possibili strategie concrete di Politica Turistica, atte anche a superare la spiccata stagionalità che contraddistingue l’offerta turistica locale ed il turismo potrebbe costituire il volano per lo sviluppo economico della Regione Sicilia. Dal lavoro svolto sono scaturiti una serie di elementi e dati utili per meglio analizzare la Politica Turistica dei Comuni di Taormina, Giardini Naxos e Letojanni”. Il docente ha ribadito che “Il necessario processo di digitalizzazione e di innovazione richiede investimenti mirati ed una specifica formazione continua, evidenziando l’urgenza di formare nuove competenze, soprattutto nei giovani. L’elaborazione di possibili strategie di Politica Turistica, attuate sinergicamente dai soggetti pubblici e privati interessati, sono utili per lo sviluppo dell’economia locale e l’aumento dell’occupazione anche giovanile” !

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